Accontentati…ma non troppo, nodo deleghe nell’alleanza: assessori e Ghelas, Greco atteso al varco

 
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Immagini di repertorio

Gela. Sono ore convulse in casa “arcobaleno”. La maggioranza del sindaco Lucio Greco si trova a fare i conti con nomine politicamente pesanti. Non solo il nuovo amministratore della Ghelas multiservizi, l’opzione dell’imprenditore Francesco Trainito sembra lasciare scontenti tanti supporter del sindaco. Ci sono anche le caselle da riempire nella giunta allargata. Fino a qualche settimana fa, si pensava che Greco riuscisse ad accontentare tutti. Adesso, però, gli incastri non tornano. Nelle ultime ore, addirittura, è stata messa in dubbio la nomina dell’ex dem Giuseppe Licata, da mesi tra i favoriti per entrare in municipio dalla porta principale. I referenti dell’ex assessore starebbero ancora trattando sulle deleghe da assegnare al professionista, che dato l’apporto garantito a Greco in campagna elettorale non vorrebbe ritrovarsi in mano compiti di seconda fascia. Licata e il suo gruppo, che fa riferimento al presidente della Regione Nello Musumeci, pare puntino alla delega ai rifiuti, per ora gestita dall’assessore dem Grazia Robilatte. Il Pd, ovviamente, non ne vuole sapere di rinunciare ad un settore strategico, senza aver messo in cascina risultati importanti, ad iniziare dalla conclusione dell’iter per l’assegnazione del nuovo servizio. Ci tengono a non passare per quelli costretti al passo indietro. In alternativa, Licata potrebbe accontentarsi della delega ai lavori pubblici, attualmente nel portafoglio istituzionale dell’assessore autonomista Ivan Liardi. Fino a ieri sera, l’accordo era ancora in bilico e già si sono diffuse le prime voci su eventuali sostituti. Circolano i nomi dell’avvocato Angelo Cafà, il primo dei non eletti nella lista “Azzurri per Gela”, e dell’ex consigliere comunale Francesca Caruso, a sua volta candidata nella stessa lista alle amministrative di aprile. Licata, alla fine, potrebbe comunque mantenere il posto di papabile nuovo assessore, nonostante le beghe delle ultime ore. In caso contrario, Greco si troverebbe a dovere fare i conti con la diffidenza di consiglieri come Vincenzo Cascino, sponsor principale dell’ingresso in giunta di Licata e collegamento politico con la presidenza della Regione.

Gli equilibri nell’alleanza del sindaco non sono così impeccabili, come vorrebbero far credere i suoi fedelissimi, che del resto hanno avuto non poche perplessità davanti alle sue ultime uscite pubbliche. Pare invece che possa essere confermata la scelta dell’ex consigliere comunale Cristian Malluzzo. Dovrebbe essere lui l’altro assessore che andrà ad allargare la giunta. In questo caso, ha l’appoggio soprattutto di due pezzi importanti del gruppo pro-Greco, i consiglieri di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli e Romina Morselli. Tanti guardano a Greco, che potrebbe trovarsi davanti anche una maggioranza “ombra”, con dem e “civici” che si stanno organizzando. Fino al primo pomeriggio di oggi, non sono arrivate indicazioni ufficiali sulla presentazione dei nuovi assessori, nonostante il sindaco si fosse impegnato a chiudere tutto entro sabato. Nell’alleanza, tutti accontentati, ma non troppo.

1 commento

  1. Si ma, il problema non è incrementare i costi della giunta con di 2 assessori in più. Bisogna capire per fare cosa. È necessario? O deve servire ad accontentare tutti i colori dell’arco baleno che hanno sostenuto il sindaco in campagna elettorale? Perché se fosse cosi non bastano 7 assessori. E allora bisognerebbe dimezzare il compenso ai 5 assessori già nominati per compensare i nuovi costi necessari ad accontentare tutti.

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