Scempio ambientale al Biviere, ministero chiede relazione: da lunedì nuove verifiche Arpa

 
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Gela. Sembra aprirsi uno spiraglio per tentare di strappare il sì a radicali interventi di bonifica nelle aree a ridosso della Riserva orientata Biviere. Al termine del nuovo tavolo ministeriale, tenutosi ad inizio settimana a Roma, è stata chiesta una dettagliata relazione, che dovrà essere trasmessa dagli operatori della riserva. “Ci chiedono di illustrare l’intera situazione – dice Emilio Giudice – sembra quasi paradossale, dato che da anni indichiamo quello che sta accadendo nel territorio della riserva e che mette a rischio anche il lago. Cercherò di trasmetterla entro il termine che è stato indicato, trenta giorni. Qualcosa, evidentemente, sta cambiando”. Giudice, anche al tavolo ministeriale, ha ribadito che ci sono tutte le condizioni per dichiarare il disastro ecologico. Le discariche di rifiuti tossici e la plastica data alle fiamme sono solo gli aspetti più evidenti di una catastrofe, che rischia di travolgere quello che dovrebbe essere un ecosistema strategico, soprattutto in un territorio segnato dall’industria. Senza controlli, anche il corso del torrente Monacello si è trasformato in una discarica illecita, con le acque che affluiscono al lago. “Alla riunione, per la prima volta – continua Giudice – c’era un referente del gabinetto del ministro dell’ambiente. Anche questa è una nota positiva. Il Comune, a sua volta, sembra aver cambiato rotta. Il dirigente ha spiegato che il piano di gestione è preso in considerazione rispetto al prg, anche se ci sono tanti punti che vanno valutati. Il piano di gestione non è mai stato attuato, pur essendo gerarchicamente superiore. Le uniche resistenze, mi pare, rimangono in capo al dipartimento regionale che si occupa delle bonifiche. Ufficialmente, sostengono che i parametri Csc non sono stati sforati e quindi escludono l’esigenza di interventi nell’area del Biviere. Quei parametri, però, non sono risolutivi né dicono tutto dell’attuale situazione che ci troviamo ad affrontare. C’è un’elevata percentuale di diossina ma anche le acque di falda sono toccate”.

I tecnici di Arpa Siracusa hanno effettuato un sopralluogo nell’area del Biviere. Verifiche, da lunedì, verranno effettuate anche da quelli di Arpa Caltanissetta. Pare vogliano effettuare nuovi campionamenti. Lo scempio ambientale che circonda l’area della riserva sembra aver convinto anche i più scettici. Incendi e smaltimento illecito di rifiuti speciali e tossici stanno devastando l’ecosistema di un vasto territorio, incastrato tra migliaia di serre e aziende agricole, della fascia trasformata.

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