Lo sviluppo tecnologico in rovina, laboratorio da milioni di euro depredato e distrutto

 
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Il senatore Lorefice all'interno del laboratorio distrutto

Gela. Tutto in rovina, travolto dalla furia di chi ha fatto razzia in quello che, finanziato con milioni di euro dall’Europa, avrebbe dovuto essere un laboratorio di ricerca d’eccellenza. Invece, nella struttura, tra le strade dell’ex area Asi, oggi Irsap, non è rimasto praticamente nulla. Hanno portato via macchinari e sistemi ad alta tecnologia. Rimangono, però, armadi sventrati, con dentro solventi chimici e liquidi di contrasto. “È questa la tutela dei beni finanziati con soldi pubblici? – si chiede preoccupato il senatore grillino Pietro Lorefice – non ci sono controlli, neanche un servizio di vigilanza e una struttura di eccellenza, finisce in mano ai ladri”.

Il parlamentare nazionale ha scoperto la devastazione e questa mattina, insieme al consigliere comunale Virginia Farruggia, è stato sul posto. Ha contattato le forze dell’ordine. Ci sono ancora macchinari, non finiti in mani anonime, e Lorefice chiede che si faccia presto. Il laboratorio non è mai partito. Le ultime tracce, almeno istituzionali, risalgono ad una mozione di quattro anni fa. I consiglieri Vincenzo Cascino, Salvatore Sammito e Carmelo Casano, chiedevano interventi all’ex giunta Messinese. Tutto finito nel dimenticatoio delle carte del municipio. Oggi, la struttura è letteralmente sventrata. Hanno portato via anche i sistemi di illuminazione. Terra di nessuno, in una città che lo sviluppo l’ha svenduto alle vane parole.

1 commento

  1. Non ho parole, amo la mia città ma vedo che il futuro sarà solo a questi poveri illusi delinquenti. Nessuno prova a credere sul nostro paese e questo mi fa tanto male. Allora non ha senso eleggere sindaco nuovo e i buffoni consigliari tanto facciamo quello che ci pare e non facciamo nulla per proteggere la nostra città

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