Autorizzazione ministeriale rispettata, nessuna irregolarità a Timpazzo: assolto anche Panebianco

 
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Panebianco si è difeso dalle accuse

Gela. Non ci sono state violazioni di quanto disposto dall’Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata per la discarica Timpazzo. Il giudice Miriam D’Amore, accogliendo anche le conclusioni del pm Pamela Cellura, ha pronunciato un verdetto di assoluzione nei confronti dell’attuale commissario dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco, del responsabile tecnico della discarica Sergio Montagnino e di Aldo Turco, incaricato dell’osservanza dei piani di monitoraggio e controllo. Al termine dell’istruttoria dibattimentale, non sono emerse anomalie e lo stesso pubblico ministero ha concluso per l’assoluzione. Sia gli imputati che i loro difensori, gli avvocati Maria Licata e Cinzia Siragusa, hanno ribadito, producendo documenti e atti ufficiali, che la gestione del sito non si è mai discostata dai dettami dell’autorizzazione ministeriale. Addirittura, Panebianco aveva già ottenuto una precedente assoluzione, per la stessa contestazione.

Tanto che nel suo caso, il giudice D’Amore ha riconosciuto il ne bis in idem. I tecnici incaricati delle verifiche in discarica, chiamati a testimoniare, non hanno fornito particolari che potessero indicare eventuali violazioni. Così, è stato pronunciato un dispositivo di piena assoluzione per gli imputati.

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