Gela. Si ritorna alla situazione occupazionale, soprattutto nella sfera dell’indotto Eni, precedente alla protesta durata ventinove giorni? Sembra proprio di sì, almeno stando all’intesa appena firmata, davanti al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente, dai manager di raffineria
e dai segreteri generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro.
L’accordo viene ritenuto molto importante perchè consente di assorbire operai dell’indotto anche negli appalti banditi dalle società Syndial ed Enimed, cercando in questo modo di estendere la possibilità di lavoro. Gli operai dell’indotto, infatti, sono apparsi decisamente poco convinti dopo la parziale intesa di Roma raggiunta tra vertici della società Eni e rappresentanti nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
“Abbiamo ottenuto – spiegano i segretari Ignazio Giudice e Emanuele Gallo – un risultato molto importante. Con la possibilità di assorbire personale dell’indotto anche nei cantieri Syndial ed Enimed, si alleggerirà il carico della sola raffineria e si creeranno maggiori possibilità per questi operai”. In goni caso, il confronto rimane aperto.