Gela. “Le 45 mila notifiche degli avvisi di accertamento Ici e Tarsu relative all’anno 2009 eseguite a mezzo posta privata sono nulle, o meglio inesistenti”.
Il parere del legale. A parlare è l’avvocato Giuseppe Smecca, convinto che “gli operatori delle poste private non sono pubblici ufficiali, quindi la notifica è addirittura inesistente. Ovvero, come se non fosse stata mai eseguita”. Una vera doccia fredda per l’amministrazione comunale che per risparmiare ha affidato il servizio di notifica ad una posta privata, ritenuta peraltro vicina al deputato all’Ars Pino Federico, esonerando i messi comunali. “L’amministrazione comunale dovrà procedere – aggiunge il legale Smecca – all’annullamento degli avvisi di accertamento recapitati a mezzo posta privata per evitare un inutile contenzioso. Rimane la responsabilità erariale per avere creato questa emergenza. In mancanza di annullamento in autotutela, il cittadino potrà impugnare l’avviso di accertamento. Opzione, questa, che costringerebbe il Comune a pagare anche le relative spese legali. Mi chiedo – conclude Smecca – perché mai un ente pubblico impieghi cinque anni per inviare degli avvisi di accertamento e, soprattutto, se il settore in questione abbia, in questi ultimi cinque anni, eseguito dei “piani finalizzati” che prevedono premi in denaro in favore ai dipendenti per raggiungere determinati obiettivi. Un’indagine, quantomeno interna, forse parrebbe opportuna”.
Anche i consumatori contro. Secondo Giulio Cordaro, presidente della Libera associazioni consumatori, “se il Comune non provvede all’annullamento degli avvisi recapitati in modo illegittimo causerà un danno erariale che potrebbe superare il milione di euro”. Secondo la Libera associazione consumatori che invita i cittadini a non pagare, “gli avvisi di accertamento inviati tramite posta privata sono giuridicamente inesistenti. Inoltre, ieri, la commissione tributaria di Campobasso, ha dichiarato nulli ed illegittimi gli avvisi di accertamenti Ici recapitati tramite posta privata dal comune di Campomarino”. Anche Terenziano Di Stefano, consigliere di Articolo 4, aveva condannato l’amministrazione capeggiata dal sindaco Angelo Fasulo per avere assegnato il servizio ad una posta privata.
La dirigente esclude anomalie. La dirigente del settore Tributi, Simonetta Guzzardi, replica che “gli avvisi di accertamento Ici e Tarsu 2009 sono regolari e non sono assolutamente prescritti, avendo consegnato il recapito all’agente postale nei termini prescritti e comunque entro il 31 dicembre 2014”.