Torino. L’udienza preliminare nei confronti del gelese cinquantottenne Crocifisso Pingo entrerà nel vivo il mese prossimo. Deve rispondere del tentato omicidio dell’ex compagna, lo scorso marzo aggredita a coltellate. Le parti, ieri mattina, si sono presentate davanti al gup del tribunale di Torino. L’ex titolare di un’impresa edile è attualmente detenuto. Per anni ha convissuto con la donna, poi diventata vittima della terribile violenza. Dalla loro relazione, poi interrotta, sono nati due figli. L’ex compagna ha scelto di rifarsi una vita. Decisione che ha reso ancora più tesi i rapporti. Pingo l’ha aggredita con un coltello da cucina, all’interno dell’abitazione di famiglia, a Torino. Si era allontanato dal capoluogo piemontese solo per qualche tempo. Al suo ritorno, ha tentato di riallacciare il rapporto con l’ex. All’ennesimo rifiuto, Pingo le si è scagliato contro, causandole gravi ferite. La vittima ha deciso di costituirsi parte civile nel giudizio.
E’ stato lui stesso, quel giorno, a contattare i carabinieri e ad attenderli, ancora sporco di sangue, davanti all’abitazione. Pare che già in passato fossero arrivate segnalazioni alle forze dell’ordine su altri episodi di violenza. Difeso dall’avvocato Tiziana Porcu, deve rispondere alle pesanti contestazioni. Il legale ha optato per il rito abbreviato, che in caso di condanna garantirà all’imputato una pena meno pesante.