Gela. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Francesco Ferracane, uno dei tre autori del furto al cantiere edile della moglie di Francesco Martines. Il ventunenne, prima scarcerato a Siracusa e poi nuovamente arrestato su ordine del Gip di Gela, ha preferito non parlare.
Ieri era circolata anche la voce di un nuovo interrogatorio per Angelo Meroni, in carcere per aver ucciso Martines, ma in realtà il nuovo esame è stato spostato ad altra data. I magistrati, dopo la confessione fiume di alcuni giorni fa, vogliono risentire l’uomo. Ci sono punti da chiarire ed elementi che si discostano rispetto a quanto dichiarato da altri testi. Meroni sin qui ha collaborato. Ha aiutato la polizia a ritrovare la pistola calibro 9 utilizzata per uccidere Martines la mattina del 7 dicembre in via dell’Acropoli. Ha dato la sua versione dei fatti, sostenendo che non era sua intenzione ucciderlo, ma solo ferirlo perchè impaurito dalla reazione di Martines e dei suoi congiunti dopo il furto nel cantiere edile.
