Gela. Vuole rimanere anonimo ma, la sera tra il 15 ed il 16 settembre di ventun’anni fa, avrebbe incrociato il ventiquattrenne Gianluca Malvezzi, solo poche ore prima che gli venisse imposta una tremenda morte dai sicari di cosa nostra.
“Per me che sono andato via dalla città nel novembre di vent’anni fa – scrive in una mail – è ormai diventata una questione di verità e giustizia”.
Malvezzi, quella sera, camminava lungo la strada che costeggia la fabbrica Eni. Accortosi di una motoape che transitava nella stessa direzione, si sarebbe fatto caricare. Alla guida del mezzo, c’era proprio questo testimone che, a distanza di anni, ha deciso di rivelare il particolare.
“Si può dire – scrive ancora – che ne ho incrociato il destino. Si è fatto accompagnare fino al secondo abbeveratoio sulla statale 115 in direzione di Vittoria. Lì, è sceso e non ne ho più saputo nulla, fino alla notizia della sua uccisione”. Il cadavere di Gianluca Malvezzi venne ritrovato la mattina del 16 settembre del 1992 nella zona, appunto, di Spinasanta.
“Quella sera – spiega ancora il testimone nella sua comunicazione mail – mi stavo recando in contrada Passo di Piazza, dove gestivo dei terreni. Dopo averlo fatto salire, non mi disse nulla. Doveva soltanto arrivare all’abbeveratoio”.
Come confermato dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, Malvezzi sarebbe stato trucidato da Nunzio Cascino e Angelo Cavaleri, per assecondare il volere dei fratelli Emmanuello che lo ritenevano un cane fin troppo sciolto.
Essere un Testimoni di una realta degradata ,dove i piu deboli in senso fisico anche di Eta ,Bambini , Giovanni 12,13,14,15 anni di eta .
La Famiglia Mafiosa dei Gambino .di Gela.
Ero un Bambino di Dieci anni
Mi hanno massacrato . lasciato da solo, da tutti gli amici ,parenti e fratelli. Anche mio padre non mi aiutava
ho dovuto subire la fame . La sete senza vestiti e scarpe decenti.
Questa e la Storia della mia Famiglia anche della contrada passo di piazza dell Avvocato Russo.
15 anni di Eta ,dopo cinque anni sopravissuti .senza niente da mangiare con poco per sopravvivere e senza soldi.
Sono scappato di casa e a caltagirone nella stazione sono stato aggredito da diversi poliziotti che mi hanno massacrato a pugni e pedate strappato i vestiti .sono stato portato in caserma dei carabinieri.
Dove fingevo di essere muto.
Un giornalista voleva fare delle foto.e io mi sono opposto .
La mia storia non e simile al Giovane che e stato ucciso senza pietà.
La sofferenza che io ho dovuto subbire passa i limiti umani.
Coloro che sono responsabili sono liberi .
Ho conosciuto Il Gianluca lo a sera che e stato ammazzato .
Dalla mia età di bambino dieci anni fino ad essere una maggiore ne di 18 anni ho dovuto subbire violenza ,dove era lo stato la polizzia i carabinieri ,sono stato lasciato da solo abbandonato anche dagli amici parenti e fratelli.
Sono un Testimone Verace
Rendere Giustizia per coloro che hanno subito ingiustizie
Cordiali Saluti