Gela. Il nuovo impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti verrà gestito da una società in house, controllata per intero della Srr4. L’assemblea dei soci l’ha stabilito, a conclusione della riunione tenutasi a Palazzo di Città. “Servirà del tempo per dar vita alla società in house – dice il presidente della Srr Salvatore Chiantia – per questa ragione, almeno nei primi sei mesi, toccherà all’Ato Cl2 gestire le fasi dell’impianto. Sarà, comunque, una gestione provvisoria. Per la società in house, che dovrà avere una propria dotazione, servono inevitabili passaggi amministrativi”. L’assemblea della Srr4 darà comunicazione alla Regione. L’Ato Cl2, del commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, non verrà tagliato fuori, nonostante una parte della maggioranza del sindaco Lucio Greco abbia chiesto a gran voce di evitare l’intervento dell’ente nelle vicende del nuovo Tmb. Intanto, sarà comunque necessaria una proroga dell’attuale Tmb mobile. Il nuovo impianto non potrà andare a regime da ottobre, come era stato inizialmente previsto. “Chiederemo alla Provincia – aggiunge Chiantia – una proroga di almeno un mese”.
L’assemblea ha preso posizione, in modo ufficiale, anche sulle due procedure di gara, andate deserte, per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ci sarà un terzo tentativo. Questa volta, il servizio verrà spacchettato in quattro lotti. Verranno bandite gare per il lotto che comprende solo il territorio di Gela, per quello di Niscemi, per il territorio di Piazza Armerina e, infine, per quello degli altri comuni del comprensorio. Ad oggi, con le due procedure andate a vuoto, Tekra continua a gestire in proroga il servizio. Le nuove procedure per lotti non modificano né la durata dell’affidamento (un totale di un anno) né l’ammontare complessivo della dotazione finanziaria (13 milioni di euro).