Gela. I sostenitori dell’alleanza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco, soprattutto all’indomani del vertice di maggioranza della scorsa settimana, si sono affrettati a spiegare che la coalizione “è coesa” e non corre pericoli, neanche in vista dell’allargamento ad altri due assessori. Dietro le quinte, però, alcuni di loro, negli ultimi giorni, hanno notato divergenze tra il primo cittadino e il suo vice, Terenziano Di Stefano. Secondo alcuni compagni d’avventura, il numero due della giunta vorrebbe far passare una linea politica, almeno su alcune questioni di peso, non proprio conforme al diario di bordo dell’amministrazione comunale. Il sindaco e il suo vice sono reduci da una trasferta istituzionale a Malta. Nelle ultime ore chi ha dubbi sul “feeling” istituzionale tra i due non ha potuto fare a meno di notare che i consiglieri di Di Stefano, Davide Sincero e Rosario Faraci (esponenti di “Una Buona Idea”) hanno voluto pubblicamente spiegare che l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti non può essere gestito dall’Ato Cl2 in liquidazione, del commissario Giuseppe Panebianco. Forse, un messaggio destinato al sindaco, che domani parteciperà all’assemblea della Srr4, che tra le altre cose dovrà decidere quale strada intraprendere per la gestione di un impianto da milioni di euro? “Non c’è assolutamente alcuna divergenza – dice Di Stefano – non so da dove possano arrivare queste voci. La gestione del Tmb? Quella di Sincero e Faraci è la posizione di tutto il nostro movimento. Non si può assegnare la gestione di un sistema così complesso ad un Ato in liquidazione. Ho i miei dubbi anche sulla legittimità giuridica di un’eventuale decisione di questo tipo. Parliamo di un ente in liquidazione da quasi dieci anni, quindi destinato a chiudere i battenti. Non si tratta di andare contro il sindaco o l’amministrazione comunale, non è solo Greco che decide ma fa parte di un’assemblea con più primi cittadini. Riteniamo, come ha già spiegato l’assessore regionale Alberto Pierobon, che anzi si debbano accelerare le procedure per trasferire la gestione di tutti gli impianti del ciclo dei rifiuti, compresa quella della discarica Timpazzo. Non si può andare avanti con due enti, Ato e Srr, che svolgono praticamente le stesse funzioni”.
Tra gli “arcobaleno” che sostengono il primo cittadino, qualcuno a mezza voce spiega che probabilmente Di Stefano starebbe cercando di avere un peso politico ancora maggiore sulle scelte di Greco. “In linea generale – dice ancora il vicesindaco – stiamo lavorando secondo un metodo avviato fin dall’inizio di questa esperienza amministrativa. Non è vero che io non condivida la linea del sindaco. Ad esempio, concordo con le decisioni assunte sulla gestione della Ghelas. Ci sprona a proporre nuove iniziative che possano rilanciare il territorio. Poi, è lui il sindaco. Spetta a lui valutare il mio operato e decidere se possa continuare a stare in giunta”.