Gela. In attesa di rispondere alle accuse, davanti ai giudici del collegio penale del tribunale, il sessantunenne Emanuele Murana lascia gli arresti domiciliari. Era stato fermato al termine dell’inchiesta “San Giuseppe”, ritenuto il presunto capo di un gruppo che avrebbe sfruttato anziani soli, sottraendogli gran parte dei loro averi e possedimenti. Insieme ad altri presunti complici, avrebbe organizzato un giro di badanti di fiducia, scoperto da pm e carabinieri del reparto territoriale. Attraverso loro, sarebbe riuscito a carpire la fiducia delle vittime, diventando di fatto padrone dei beni che avevano a disposizione. E’ stata accolta la richiesta avanzata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello.
Nonostante le pesanti accuse, che hanno indotto il gup del tribunale a disporre il rinvio a giudizio per i coinvolti nell’operazione, il legale ha però sostenuto l’assenza di esigenze investigative che potessero ancora giustificare la sottoposizione di Murana ai domiciliari. Adesso, avrà l’obbligo di dimora.
