Gela. La polizia ha diffuso le immagini dei colloqui in carcere tra il legale ed il boss che scrive su fogli. Per gli investigatori è una delle prove che continuava ad impartire ordini agli affiliati ed usava l’avvocato per farli arrivare a destinazione.
Quattro gli arresti della polizia di Stato di Caltanissetta che, nell’ambito dell’operazione “Exitus”, ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip nisseno su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, per associazione mafiosa e avere fatto parte del clan Rinzivillo.
L’attività investigativa costituisce una costola dell’Operazione “Extra fines” che portò all’arresto, nel 2017, di 37 affiliati al clan, facendo luce sull’ascesa, nella famiglia di Cosa nostra gelese, del boss Salvatore Rinzivillo.
Sono finiti in carcere:
-Grazio Ferrara, 39 anni, Avvocato del Foro di Gela;
-Benedetto Rinzivillo, inteso “Peppe ucurtu”, 55 anni, imprenditore gelese attivo nel commercio delle carni;
-Giuseppe Incorvaia, imprenditore di Licata in pensione, 73 anni;
- Emanuele Zuppardo, 62 anni, di fatto domiciliato a Parma, in atto sottoposto alla libertà vigilata.
Tutti sono accusati di associazione mafiosa, aggravata dall’essere armata per avere fatto parte di cosa nostra- clan Rinzivillo.