Non regge l’accusa di estorsione, due fratelli condannati a tre mesi

 
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Gela. Tre mesi di reclusione sono stati inflitti ai fratelli Giuseppe e Orazio Nisellino. I due, difesi dall’avvocato Davide Limoncello, erano accusati di tentata estorsione e minacce ai danni di un giovane che gli avrebbe sottratto del denaro.

In base alla linea di difesa, però, gli imputati avrebbero soltanto cercato di riottenere i soldi che erano stati portati via dal giovane senza imporgli alcuna condizione.
La corte, presieduta dal giudice Paolo Fiore affiancato dai magistrati Manuela Matta e Patrizia Castellano, ha accolto in parte la tesi portata avanti dall’avvocato Limoncello. Il giovane, nella denuncia sporta alle forze dell’ordine, aveva accusato i fratelli Nisellino di averlo minacciato con l’uso di un’arma.

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