Gela. Per circa due anni, avrebbe preteso soldi dalla madre, arrivando anche a picchiarla. Per un imprenditore trentasettenne, i pm della procura ipotizzano i reati di estorsione e maltrattamenti. L’uomo è attualmente sottoposto all’obbligo di firma e nelle scorse ore si è presentato davanti al gip del tribunale, per l’interrogatorio di garanzia. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, anche se, con l’avallo del legale di difesa (l’avvocato Davide Limoncello), ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Avrebbe spiegato di essere uscito da un periodo molto delicato, a causa della depressione e dell’abuso di droga e alcol. Alla madre avrebbe chiesto solo di avere quanto gli spettava da alcune proprietà di famiglia. Negli ultimi tempi, inoltre, i rapporti sarebbero migliorati. I pm, invece, sono convinti che l’indagato chiedesse costantemente denaro, nonostante lo stato di agiatezza economica della famiglia, fino a spingere la madre a denunciarlo.
Attualmente, oltre all’obbligo di firma, deve tenere costanti contatti con i responsabili del Sert e del dipartimento di salute mentale. Le indagini nei suoi confronti proseguono, mentre la difesa ha comunque avanzato istanza per la revoca dell’obbligo di presentazione.