Gela. Non fu un’intimidazione ma solo l’azione di uno psicolabile. L’incendio che nel febbraio di tre anni fa danneggiò il prospetto del negozio d’abbigliamento “Mito’s” di corso Vittorio Emanuele fu appiccato da Domenico Astuto che, per quei fatti, è stato condannato a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa.
La decisione è stata pronunciata dal giudice Domenico Stilo. Il magistrato ha riconosciuto il vizio parziale di mente dell’imputato.
“Il mio assistito – ha detto in aula l’avvocato difensore Francesco Enia – soffre di gravi disturbi di mente. Da questo punto di vista, non capisco il motivo di due perizie psichiche che offrono risultati diametralmente opposti. Per un perito è capace d’intendere; per un altro, invece, no”.
La pubblica accusa aveva chiesto nove mesi di reclusione. Nel corso dell’ultima udienza, è stato sentito il titolare dell’attività commerciale che ha ammesso i danni subiti dall’incendio di alcuni scatoloni lasciati nella notte davanti l’ingresso dell’esercizio commerciale.