Non ci furono irregolarità nella gara sui rifiuti, assolti imprenditori e funzionari

 
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Gela.Tutti assolti. Non c’è stata alcuna irregolarità nell’aggiudicazione di una gara d’appalto sui rifiuti. Il giudice per le udienze preliminari, Lirio Conti, ha assolto perché il fatto non sussiste gli imprenditori e funzionari dell’Ato ambiente Cl2 accusati di aver dichiarato il falso per l’assegnazione di una gara d’appalto sui rifiuti.

I componenti della commissione esaminatrice rispondeva di tentativo di abuso in atti d’ufficio. Erano nove gli imputati, titolari di imprese e componenti della commissione di gara. Si tratta di imprenditori o rappresentanti legali di società consorziate o individuali che hanno partecipato all’appalto per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti. Erano due le date dell’espletamento della gare nel mirino dei giudici: la prima venne celebrata il 26 dicembre del 2009, la cui prosecuzione si svolse il 19 marzo. Una delle ditte partecipanti fece ricorso contro l’ammissione di alcune imprese che andavano escluse per difetti documentali. Una inchiesta della procura accertò che alcuni imprenditori avevano dichiarato un fatturato più alto per poter concorrere alla gara. Altri invece misero per iscritto  di essere sotto controllo di altre società.

La condanna a un anno di reclusione era stata chiesta per Luigi Cascino, Concetta Meli, Vincenzo Mantione, Domenico Minasola (per quest’ultimo 1 anno e 2 mesi in continuazione), Filippo Passaro, Maria Grazia Di Francesco, Rocco Greco, Vincenzo Greco e Sebastiano Migliore, assistiti dai legali Giuseppe Dacquì e Tonino Gagliano. Sono stati tutti giudicati con il rito abbreviato.

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