Gela. Non bisogna criminalizzare chi usa la bici, anche quella a pedalata assistita, per muoversi in città. Simone Morgana, che è coordinatore regionale della Fiab, lo spiega dopo quanto accaduto sabato notte, in centro storico, con una bambina travolta e ferita da una bicicletta elettrica. Il consigliere comunale Salvatore Scerra, anche con interrogazioni, ha chiesto più controlli all’amministrazione comunale. “L’evento che si è verificato sabato è triste e facciamo i migliori auguri di pronta guarigione alla piccola vittima dell’incidente – dice Morgana – ma la bici non può e non deve essere criminalizzata. Affermare che non esistono regole per le bici è falso ed offende tutti i coloro i quali ogni giorno, a rischio della propria inco lumità, scelgono la bici come mezzo di trasporto in alternativa all’auto, facendo, tra l’altro, un favore alla salute e alla mobilità cittadina”.
Secondo Morgana, vanno sanzionati gli irregolari, che si muovono su mezzi non consentiti. “La bici a pedalata assistita è legale se ricorrono tre caratteristiche contemporaneamente – continua – velocità massima assistita 25 Km/h; motore attivo solo se si pedala, se smetto di pedalare si spegne il motore; potenza massima del motore 0,25 kw. Tutte le bici che non rispettano queste caratteristiche sono illegali e vanno sanzionate per circolazione senza casco, patente e assicurazione. La bici a pedalata assistita è una grande opportunità per la mobilità cittadina, ma quelle fuori norma vanno multate”. Allo stesso tempo, la Fiab spinge per avere isole pedonali in città. “Le regole sono diverse e la vera tutela dei pedoni si ha so lo nelle aree pedonali, nelle Ztl il pedone è comunque un ospite della strada, con i rischi che ne discendono. Per questo – conclude – chiediamo da anni l’istituzione di aree pedonali ampie e definite, l’istituzione del senso unico eccetto bici sulle vie principali. In una città che ha centinaia di sinistri stradali all’anno e dove spazio pubblico e sicurezza sono divorati dalle auto, il vero futuro sta nel valorizzare la bici, secondo le regole, e non nel criminalizzare un mezzo che favorisce e tutela i diritti”.
Vanno controllate perche’ la maggior parte risultano potenziate e raggiungono velocita’ elevate ed a sto punto vanno munite di assicurazione.