Gela. Si tenterà di difendere, fino all’ultimo, il diritto della città ad avere un’unità dipartimentale di senologia. Il caso della Breast Unit è arrivato sul tavolo della commissione consiliare sanità. Nelle scorse ore, c’è stato un faccia a faccia tra i consiglieri della commissione, il sindaco Lucio Greco, il senologo Giuseppe Di Martino e la presidente delle volontarie Ados, Grazia Lo Bello. Il prossimo 20 settembre, una commissione regionale effettuerà i necessari accertamenti, prima di un eventuale via libera all’istituzione di un’unità dipartimentale al “Vittorio Emanuele”, chiesta da anni soprattutto a seguito della terribile incidenza dei tumori al seno in tutto il comprensorio. Non ci sono ancora certezze sul futuro di un’unità che potrebbe diventare un vero punto di riferimento. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha avuto un contatto telefonico con il presidente della Regione Nello Musumeci. Pare che ci siano spiragli per una soluzione favorevole. I consiglieri della commissione, il presidente Carlo Romano, Rosario Trainito, Gaetano Orlando, Sandra Bennici e Giuseppe Guastella, spingono per il sì all’unità dipartimentale. Vogliono però fare fronte comune e per questo motivo hanno deciso di convocare, prima del 20 settembre, tutti i sindaci dei Comuni del comprensorio e il manager Asp Alessandro Caltagirone. “Servono le giuste sinergie per arrivare al risultato atteso”, dicono i consiglieri. Nelle ultime settimane, il manager Caltagirone è stato più volte in visita all’ospedale “Vittorio Emanuele”.
Il management ha avviato una serie di interventi migliorativi e c’è collaborazione con l’amministrazione comunale, a partire dall’assessore Nadia Gnoffo. Una mozione sul caso della Breast Unit è stata invece depositata dal consigliere Pierpaolo Grisanti, che chiede un’unità rafforzata, anche sul fronte del personale assegnato.