Gela. Il nuovo impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti dovrebbe entrare a regime entro ottobre. Un sistema all’avanguardia, tra i più importanti dell’intero sud Italia. Attualmente, vige la proroga di quello mobile, ma i vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione, che lo gestiranno, hanno assicurato il rispetto dei tempi. Probabilmente, saranno necessarie assunzioni di personale, incaricato di monitorare tutte le fasi di processo. Il deputato regionale Nuccio Di Paola, che sta seguendo la vicenda del nuovo Tmb, mette subito le mani avanti. “Il nuovo impianto fisso Tmb, in attivazione nella discarica di contrada Timpazzo, sarà il più grande del sud Italia – dice – e probabilmente richiederà delle assunzioni di personale. Da questo punto di vista, è senz’altro necessario che le selezioni avvengano nella massima trasparenza e nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalla legge”. Il parlamentare regionale grillino chiede certezze e metodi pubblici di selezione.
“L’impianto è stato finanziato con fondi pubblici e la gestione sarà curata dall’Ato Cl2, che è un soggetto pubblico. Quindi non vi è alcun dubbio che le assunzioni del personale dovranno seguire i dettami della legge regionale n.9 del 2009 – continua – e la linea tracciata dal disegno di legge regionale di riforma del settore rifiuti. Ovvero, procedure pubbliche per i nuovi assunti e massima tutela per gli operatori che già hanno esperienze lavorative nel comparto. In un territorio fortemente depresso sul piano occupazionale, le opportunità derivanti da investimenti pubblici possono rappresentare una boccata d’ossigeno e quindi vanno attuate con criteri di equità e giustizia, rifuggendo da logiche clientelari e garantendo il massimo accesso ai cittadini”.