Gela. “Dopo un mese capisco che è tutto peggio di prima”. Continua l’odissea quotidiana dell’ex consigliere comunale Salvatore Gallo. Dovendo convivere con un handicap fisico, avrebbe diritto a parcheggiare negli stalli riservati, a poca distanza dalla propria abitazione, dato che non può sottoporre una gamba ad eccessivi sforzi. Invece, in via Cairoli, dove risiede insieme alla famiglia, negli stalli “riservati” ci parcheggia chiunque, ovviamente non avendone autorizzazione. Un copione che si ripete sistematicamente in tante altre zone della città, decisamente non a misura di diversamente abili. Gallo, che ormai ha avviato una battaglia a tutela dei diritti di tutti i disabili della città, che si trovano nella sua stessa situazione, è venuto a scoprire che non c’è possibilità di sanzionare chi viola le regole, parcheggiando sugli stalli riservati. “Abbiamo scoperto che pur essendoci la segnaletica verticale, manca, per incuranza dell’amministrazione, quella orizzontale – spiega – quindi, se un disabile trova lo stallo a lui o ai suoi simili occupato e chiama i vigili urbani ha una bella sorpresa, arrivano dopo mezz’ora e non possono multare il “vastase” di turno, perché per il Comune non è “vastase”. Quindi, chiunque può parcheggiare negli spazi destinati ai diversamente abili, senza avere alcuna conseguenza. Ancora una volta, Gallo ha chiesto l’intervento degli agenti della municipale, ma ha anche informato il sindaco Lucio Greco, il vice Terenziano Di Stefano e l’assessore Ivan Liardi.
“Rifaranno la segnaletica orizzontale? Bastano due chili di pittura gialla – conclude – riusciranno ad individuare chi cancella il grande simbolo dei diversamente abili dal selciato stradale? Io so che il sindaco, il vicesindaco e l’assessore al ramo mi hanno detto che avrebbero verificato la situazione, ma dopo un mese capisco che è tutto peggio di prima. Non serve intervenire solo per rispondere alle mie personali segnalazioni. Bisogna tutelare tutti i disabili che si trovano nella mia stessa situazione”.