Gela. La sete sta sfiancando i produttori agricoli di Gela e Niscemi. Dalla diga Disueri l’acqua non arriva regolarmente ormai da oltre un mese. Un nuovo guasto alla conduttura che dovrebbe rifornire i campi ha fermato tutto. Gli agricoltori sono di nuovo pronti a protestare. In prima fila, ci sono quelli aderenti all’associazione “Santa Maria”, presieduta da Gaetano Gentile, e gli agricoltori locali, con Liborio Scudera. Adesso, temono di essere vittime di un disservizio, che però potrebbe essere risolto. “L’ufficio manutenzione del Consorzio di Bonifica ha in cassa almeno seicentomila euro – dice Scudera – perché non si usano per riparare la conduttura guasta? Addirittura, il responsabile ci ha detto che per avere una fornitura regolare dovremmo aspettare il prossimo anno. E’ assurdo. C’è un’intera economia in ginocchio, con l’acqua razionata”. I guasti sono diventati consuetudine.
L’acqua che arriva dall’invaso Cimia non basta e quella del Disueri, inutilizzata, finisce in mare. Prima di Ferragosto, c’è stato un vertice in municipio, con l’impegno di attivare un tavolo alla Regione, di modo da risolvere il disservizio. Ad oggi, però, sulla Piana regna la sete e quando si può, l’acqua viene razionata. Ancora una volta, l’agricoltura locale subisce colpi difficili da assorbire, in un contesto dove già mancano infrastrutture fondamentali.