Borsello e soldi rubati al bingo, il ladro è un giovane ma il processo si chiude

 
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Gela. Nel borsello rubato c’era anche l’incasso affidatogli dal datore di lavoro. A portare via il denaro, oltre ai suoi documenti personali, fu un giovane cliente della sala bingo di via Venezia.

Il furto anomalo. Obiettivo del presunto ladro, un coetaneo conosciuto proprio tra i tavoli del bingo. In pochi minuti, nel novembre di quattro anni fa, sparirono borsello e soldi. Per quei fatti, il giovane Rosario C. è finito sotto processo davanti al giudice Manuela Matta. Per lui, però, è stato dichiarato il non doversi procedere per difetto di querela. La vittima del furto, infatti, non presentò denuncia scritta. Il borsello e il denaro gli vennero restituiti praticamente il giorno successivo. “Sono riuscito a risalire all’autore del furto – ha spiegato la vittima del furto – attraverso alcuni conoscenti in comune. Addirittura, ricevetti un sms con il quale il padre dell’imputato mi spiegava che soldi e borsello erano nella loro abitazione”. Un furto anomalo, quindi, che per il presunto ladro avrà strascichi molto limitati.

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