Gela. Serve sbloccare l’iter del parere che la soprintendenza regionale al mare deve rilasciare per i lavori della base gas di Eni. E’ questo il nodo che è stato affrontato, anche questa mattina, a Palazzo di Città. Il sindaco Lucio Greco (che ha coordinato i lavori) ha convocato sindacati, azienda, associazioni datoriali, compresa Sicindustria Caltanissetta (al vertice con il reggente Gianfranco Caccamo), e parlamentari nazionali. Il parere favorevole potrebbe essere rilasciato entro il 20 settembre, così almeno ha spiegato il deputato all’Ars Michele Mancuso, che avrebbe avuto interlocuzioni con i funzionari della soprintendenza. Le parti hanno deciso di rivedersi, probabilmente anche prima della data del 20 settembre, qualora il parere venisse rilasciato. Il presidente di raffineria Francesco Franchi, l’amministratore delegato di Enimed Eugenio Lopomo e i rappresentanti della multinazionale hanno confermato la volontà di rispettare il protocollo di intesa di cinque anni fa, compreso l’investimento sulla base gas. Hanno però spiegato che i contratti scadono a metà ottobre e quindi entro quel termine sarà necessario non solo il rilascio del parere regionale ma anche la firma sulla proroga Via, altrimenti tutto sarà a forte rischio. I grillini presenti, il senatore Pietro Lorefice e il deputato regionale Nuccio Di Paola, hanno nuovamente ribadito la necessità che Eni non faccia passi indietro. Il senatore, come aveva già spiegato in precedenza, sta monitorando l’iter della proroga Via, che comunque non dovrebbe subire stop, nonostante il cambio di governo. Al vertice, ha partecipato anche il deputato regionale del Pd Giuseppe Arancio, che a sua volta aveva già proposto di accelerare sul parere della soprintendenza.
Le segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl (con i segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Maurizio Castania e Andrea Alario) chiedono che gli impegni vengano rispettati, sia dall’azienda sia dalla politica. Sarà però necessario programmare, andando oltre l’investimento della base gas, altrimenti non sarà possibile gestire un indotto che rischia nuove drammatiche defezioni occupazionali. Il vertice è stato seguito dal presidente del consiglio Salvatore Sammito, dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, dalla commissione sviluppo economico e da una delegazione di consiglieri comunali (Carlo Romano, Vincenzo Cascino). Tutto rimane in bilico, in attesa che gli impegni di politica e istituzioni vengano rispettati.