Gela. Gli agenti della squadra mobile di Caltanissetta e della sezione investigativa di Gela gli hanno trovato in casa un vero e proprio arsenale. Enzo Bruno Manfrè, 23 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stata arrestato nella tarda mattinata dello scorso sabato.
Nel suo garage di via Biella è stato trovato un arsenale degno di un combattente di guerra. Un fucile semiautomatico con matricola completamente abrasa; una carabina calibro 22 con matricola abrasa, una carabina ad aria compressa, centinaia di cartucce di vario calibro, 25 coltelli, 3 pugnali, un giubbotto antiproiettile, un cannocchiale e quasi due chili di marjuana. “Siamo preoccupati – ha ammesso il dirigente del commissariato Gaetano Cravana – perché circolano molte armi in città. Se da un lato il numero di incendi o attentati non è aumentato, ci preoccupa invece la presenza di tanti giovani coinvolti in questi episodi che hanno disponibilità di armi”.
Manfrè è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di armi. Il giovane annovera alcuni precedenti di polizia per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, lesioni, danneggiamento, furto e stupefacenti. Tra l’altro, Manfrè avrebbe rapporti di parentela con famiglie mafiose locali. Dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Gela a disposizione dell’autorità giudiziaria.
