Gela. L’accordo ancora non c’è e l’ultimo incontro ufficiale tra le parti risale alla fase commissariale. L’Ato Cl2 in liquidazione attende di chiudere una transazione da oltre sedici milioni di euro, somme che il Comune deve versare per una serie di pendenze accumulate nel tempo, legate prevalentemente ai conferimenti nella discarica Timpazzo. Già con la giunta Messinese era stata definita una proposta di accordo, mai ratificata neanche dalla Regione. Il municipio dovrebbe accollarsi i costi della fase post-operativa delle due vasche che si avviano allo stop, per un periodo complessivo di trenta anni. Dal momento dell’insediamento della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucio Greco, non ci sono stati altri incontri tra le parti, anche se pare che i tecnici Ato e quelli del municipio stiano continuando a lavorare sulle condizioni dell’intesa.
La partita dovrebbe chiudersi entro settembre, quando è fissata l’udienza al tribunale delle imprese di Palermo. L’Ato del commissario Giuseppe Panebianco ha infatti deciso di rivolgersi ai giudici, in mancanza delle somme dovute. Il magistrato ha però chiesto di valutare la possibilità di una chiusura stragiudiziale della contesa. “Un accordo non c’è ancora – spiega Panebianco – ma ritengo che già a settembre si possano valutare le questioni rimaste aperte”. Le somme, però, rischiano di diventare ancora più pesanti, caricate dagli interessi per il tempo trascorso.