Gela. Avrebbero avuto il monopolio dello spaccio di droga nella zona del quartiere Baracche: un’area della città che, stando agli investigatori, era addirittura controllata attraverso delle vedette.
Così, sono scattati quattordici provvedimenti nei confronti di altrettanti presunti componenti di una banda che, peraltro, non avrebbe trascurato di estendere i propri affari fino a Macchitella e Caposoprano. Gli agenti di polizia del commissariato di via Zucchetto, coordinati dai magistrati della procura, nella notte, hanno messo a segno un vasto blitz. In carcere, sono finiti quattro componenti della presunta banda.
Per cinque, invece, è stata decisa la sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, per altri cinque. Si tratta, in maggioranza, di giovani del quartiere Baracche.
Gli agenti di polizia sono riusciti a ricostruire, attraverso appostamenti e riprese video, oltre cento episodi di spaccio. La domanda di droga, a Baracche, sarebbe stata consistente. Il gruppo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato diretto da un venticinquenne gelese e da un ventitreenne niscemese.
La zona compresa tra via Tasso e via Ariosto era il presunto fortino della banda che avrebbe avuto a disposizione anche un magazzino e un immobile di tre piani. In base alla ricostruzione, per evitare qualsiasi tipo d’intervento esterno, il gruppo aveva previsto la costante presenza in zona di vedette a bordo di ciclomotori.
Intanto, gli agenti di polizia hanno posto sotto sequestro circa duecento grammi di hashish e quindici grammi di cocaina. I provvedimenti sono stati firmati dal giudice per le indagini preliminari Veronica Vaccaro. Ulteriori particolari nelle prossime ore. E’ stata fissata una conferenza stampa per le ore 10.