Gela. Il calcio a Gela riparte dalla Prima categoria. Se “calcio” si può chiamare perché parliamo di un livello amatoriale, fatto di calciatori part time e campi di società e città a volte anche sconosciute e indicibili. A questo si è ridotto nell’arco di un mese il calcio locale, dopo la scomparsa del Gela Calcio che la famiglia Mendola non ha iscritto in Serie D e con i continui sberleffi della Lega Nazionale Dilettanti Sicilia.
Oggi il responso della Lega presieduta da Santino Lo Presti ha confermato quel che si temeva: niente Promozione ma solo una misera Prima categoria. Un contentino che lascia l’amaro in bocca all’Fc Gela, che sperava di ripartire da una dignitosa Promozione e che invece dovrà rivedere i suoi programmi.
Potremmo forse aggiungere tanto rumore per nulla, con l’amministrazione che ha prima sperato nell’Eccellenza e poi addirittura rassicurata per la Promozione, tanto da aver emesso un bando per scegliere il nuovo club. A questo punto bastava forse l’istanza di ripescaggio dell’Fc Gela, senza scomodare commissioni, sindaco, gruppi imprenditoriali e tifosi.
Il Comune ha diffuso una nota parlando di impegno profuso e ringraziando anche l’assessorato regionale. E meno male… altrimenti sarebbe stata “solo” Seconda categoria. Una grande “concessione” per una città che ha disputato 18 anni di professionismo e che veniva rispettata dai vertici federali in serie C ed in serie D fino a pochi anni fa.
Se le regole valgono per tutti – di chiedono i tifosi – perché il Siracusa è stato ammesso in Promozione senza neanche una società costituita? Semplice, perché la regola, che fu applicata per il Nuovo Siracusa l’8 agosto, contemplava che per le società di nuova costituzione ci deve essere un posto in più, che non leda i diritti espressi in graduatoria, delle altre squadre già presenti nella stagione precedente con lo stesso numero di matricola. Sarebbe stato dunque sufficiente presentare la nuova società (anche non esistente) entro il 7 agosto, ed essendoci due posti liberi, sarebbe stato il Gela, già inserito in organico. Ma al Comune si sono fidati delle rassicurazioni telefoniche e mentre a Siracusa l’amministrazione l’8 agosto era presente in lega a Palermo. Tutto questo nell’indifferenza generale di qualsiasi componente politica, non solo locale ma anche di altri livelli. Per sdrammatizzare potremmo dire che l’unica buona notizia è che il Comune avrà più tempo per sistemare lo stadio. Esattamente come il 2011, quando “si prese atto” della rinuncia del Gela alla C1. Oggi si parla di ottenimento grazie “all’impegno profuso”…
ma dico io come fate cari amanti del calcio a credere ancora ai politici ? ma non l’avete ancora capito che nulla si muove sotto il cielo di gela !!!!!!
I politici hanno voluto una città senza speranza ad oggi eccola qua, grazie. Ora magari toglieteci anche l’aria.
Una bella medaglia da mettere in bella evidenza per questa amministrazione
della serie dilettanti allo sbaraglio
non è una critica di parte, ma la reale con stazione che a livello politico questa città
non viene nemmeno considerata