Gela. Maurizio Melfa non ci sta. L’amministrazione ha scartato la proposta dell’associazione sportiva del gruppo di cui facevano parte anche Roberto Alabiso e Salvatore Spadaro. L’imprenditore vuole adesso conoscere le motivazioni della scelta.
Melfa elenca i criteri per cui il suo progetto avrebbe meritato attenzione.
“Il profilo imprenditoriale e di affidabilità bancaria era sostenuto direttamente dalla Meic Services di cui sono socio e amministratore unico – dice Melfa – abbiamo comunicato anche il nostro bilancio. La stessa cosa ha fatto l’altra società?”
Il settore giovanile
“Il Real Gela, con Salvatore Spadaro, opera in città dal 2011, vanta 350 atleti e rappresenta la maggiore realtà gelese in termini di vivaio anche in ambito regionale. Cosa ha offerto la società da voi scelta?”
Il progetto sportivo
“La caratura era garantito dalla famiglia Alabiso, che ha storicamente promosso il calcio gelese con la Juventina ed altri ex professionisti come Maurizio Nassi. Il nostro obiettivo è quello di portare Gela in serie B in otto anni”.
Le sponsorizzazioni
“Erano garantite – scrive Melfa – in maniera diretta e continuativa dalla Meic Services (già impegnata da anni nel sostegno del mondo dello sport) e vi erano disponibilità da parte di Gb Oil ed altri sponsor importanti”.
I progetti sociali
“La Meic nel suo decalogo ha dimostrato un ruolo sociale di base nei suoi progetti. Siamo estremamente amareggiati e delusi”.
Melfa non lo dice ancora, ma spinto da centinaia di messaggi di incoraggiamento dei tifosi della Boscaglia, potrebbe decidere, anche cominciando dal basso, di investire nel calcio dopo averlo fatto nel basket, nella Gymnastics Club e nell’Orizzonte.