Tekra presa di mira? Dopo il maxi rogo altri trenta mezzi danneggiati a Giugliano

 
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Almeno trenta mezzi danneggiati a Giugliano

Giugliano. Dopo l’attentato incendiario di San Giovanni Rotondo, in Puglia, con trentatré mezzi dati alle fiamme, Tekra è finita nel mirino anche in Campania. Negli scorsi giorni, altri trenta mezzi, parcheggiati nell’area usata dall’azienda, a Giugliano, sono stati danneggiati. Chi ha agito ha portato via le batterie e ha razziato gli abitacoli dei camion. Azioni inquietanti, soprattutto perché messe in atto a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. L’attentato incendiario a San Giovanni Rotondo, risale a fine luglio (ed è di matrice dolosa), mentre il danneggiamento di Giugliano è stato scoperto nella prima settima di agosto. Sia in Puglia che in Campania, l’azienda salernitana, che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città, è impegnata in altri appalti pubblici, sempre nello stesso settore.

I manager campani hanno deciso di non partecipare alla gara “ponte” (andata deserta) per l’affidamento del nuovo servizio in città e negli altri comuni della Srr4. In attesa che venga individuata una nuova azienda, attraverso una procedura negoziata, Tekra continua a svolgere il servizio nel territorio locale, anche se le polemiche non mancano, così come i contenziosi finanziari con Palazzo di Città. Già dopo i fatti di San Giovanni Rotondo, i vertici Tekra hanno parlato di “atto criminale” ai loro danni.

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