Gela. Il blitz dei carabinieri in una rimessa, a Roccazzelle, risale alla scorsa estate. Venne trovata anche una pistola, nascosta in un mezzo da lavoro. Partirono ulteriori verifiche e scattarono gli arresti. Attualmente, a processo ci sono i proprietari dell’area, insieme ad un altro imputato. Giuseppe Susino, Emanuele Susino e Giuseppe D’Angeli devono rispondere alle accuse in dibattimento. Due anni di reclusione, con pena sospesa, sono stati invece imposti dal gup ad un altro coinvolto, Giuseppe Murana. Da quanto emerso, il mezzo da lavoro e l’arma erano nella sua piena disponibilità, come ha anche ammesso. Difeso dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, ha comunque deciso di impugnare il verdetto in secondo grado.
Il ricorso della difesa verrà trattato dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta. Durante la perquisizione effettuata nella rimessa, i carabinieri accertarono altre presunte irregolarità, con il sospetto sull’eventuale provenienza illecita di alcuni mezzi.