Gela. Lo ha definito un ritorno al passato, ma il passaggio del vice presidente del consiglio comunale Enzo Cirignotta al Partito dei Siciliani, ormai ex Mpa, potrebbe non essere l’unico cambiato nella geografia del consiglio comunale.
Ai consiglieri non piace la denominazione del cosiddetto cambio di casacca, ma i movimenti in seno all’assise civica non sono affatto finiti.
Stando così le cose il numero di consiglieri autonomisti sale sette. Se poi anche le voci che danno Manfrè e Mendola saranno confortate da lettere ufficiali allora l’ex Mpa ingrosserà ulteriormente la propria rappresentanza negli scranni di palazzo di città.
C’erano il deputato regionale Pino Federico e il commissario provinciale Alfredo Zoda per il battesimo di Cirignotta. Dopo l’esperienza fatta con Nuova Sicilia dal 2001 al 2006 ecco il ritorno. “Le dimissioni di Raffaele Lombardo sono state una “lezione di stile”, ha detto Zoda. “La chiusura anticipata della legislatura è stato un atto di coraggio – gli fa eco Federico – perchè altrimenti gli accordi si sarebbero fatti a Roma. Con Cirignotta abbiamo condiviso un percorso politico nel 2001, conosce bene la macchina amministrativa e potrà darci sicuramente una grossa mano”.
Enzo Cirignotta lascia il Pid di Saverio Romano. “Il mio avvicinamento al Partito dei Siciliani è stato causato dalle scelte del Pid, che si era avvicinato al Pdl. Sono un moderato e la mia visione sicilianista non poteva essere accettata da queste scelte antimeridionali”.
A chi muove accuse a Cirignotta per aver troppo spesso cambiato gruppo politico il commissario Zoda risponde:”Non si può essere buoni per tutte le stagioni, i cambi di casacca non vanno sicuramente bene, ma quello di Enzo non lo é affatto perché ha molti punti in comune con il progetto del Partito”.
