Gela. Il sindaco Fasulo ha lasciato la città da due giorni e da allora la ruggine con l’Mpa sembra essere venuta fuori in maniera evidente. I rapporti tra i due maggiori partiti di maggioranza non sono logori, ma rischiano di diventarlo se si ritroverà convergenza.
Fortunato Ferracane, vice sindaco in quota Mpa, non ha nascosto dopo il 30 dicembre il suo mal di pancia per alcune scelte politiche del sindaco sulla riorganizzazione dei settori comunali. Non solo. Il suo assessorato, Servizi sociali, è tradizionalmente quello sottoposto a maggiori tagli e sempre al centro di proteste di piazza per le vicende che riguardano una volta gli Rmi, un’altra le cooperative sociali, altre gli indigenti. Ieri sulla freddezza con il Pd è intervenuta la segreteria cittadina, capeggiata da Carlo Romano, e il gruppo consiliare.
“Il Pd è una forza di responsabilità e di governo che ha interesse a garantire continuità e stabilità. Si prende atto, con soddisfazione, che anche l’MPA e la sua massima espressione nel territorio, sono di questo avviso – scrivono con una buona dose di ironia – Non si comprende allora, perchè si creino fibrillazioni sulla ridefinizione dell’organizzazione di qualche Ufficio Comunale”.
La segreteria del PD e il capogruppo consiliare del PD hanno precisato che le eventuali divergenze politiche tra le diverse forze componenti la maggioranza di questa amministrazione, debbono considerarsi frutto di una normale e fisiologica dialettica politica. Non piacciono al partito di Fasulo i toni di Federico e Ferracane. “La dialettica non può giustificare in alcun modo, atteggiamenti eccessivi, fino al punto di minacciare dimissioni e addirittura, crisi politiche. In un momento di grave crisi, che la nostra comunità sta attraversando, l’auspicio è che siano altri gli argomenti da trattare”.
Dopo l’Epifania ci sarà certamente una verifica di maggioranza, ma nel documento diffuso il Pd annuncia che guarda con la massima attenzione anche alle forze che compongono il Terzo Polo per la costruzione del futuro, a partire dai prossimi mesi. E’ un messaggio preciso all’Mpa? Dal canto suo Ferracane ha ribadito nei giorni scorsi un concetto chiaro. “Non ho mai detto, né minacciato dimissioni, ma espresso un mio orientamento politico su alcune scelte diverse da quelle del sindaco.
Vorrei ricordare che l’Mpa condivide con il Pd un progetto comune e che il sottoscritto ha rinunciato alla candidatura di sindaco. Proprio perché ci sentiamo partito responsabile e di maggioranza esprimiamo la nostra posizione”.