Gela. Sei mesi non sono stati sufficienti per presentare una relazione in tribunale. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale, Veronica Vaccaro, ha deciso di revocare l’incarico a quattro periti chiamati a fare luce sull’incidente sul lavoro che provocò la morte di Gianfranco Romano, l’operaio della Cosmi Sud ucciso da un tubo di otto tonnellate all’interno del porto isola.
Il magistrato ha emesso ieri una ordinanza con cui motiva la sua decisione. Si parla di “comportamento negligente” dei quattro ingegneri che benchè avessero chiesto ed ottenuto una proroga di novanta giorni non hanno poi ottemperato al loro incarico. Non solo. La procura ha anche accertato un caso di incompatibilità di uno dei quattro liberi professionisti.
Da una indagine finanziaria è infatti emerso che uno dei periti aveva ottenuto incarichi per conto della Raffineria, ricevendo anche “lauti compensi”. Consulenze recenti, ottenute tra il 2008 ed il 2012.
Il gip ha anche contestato le assenze nell’ultimo incidente probatorio di alcuni dei consulenti. Assenze ritenute ingiustificate.
I quattro periti avevano giurato e firmato l’incarico del tribunale il 31 gennaio scorso. Il 25 giugno avevano chiesto ed ottenuto una nuova proroga di altri 90 giorni.
Trascorsi anche quelli non hanno presentato alcuna relazione. Ecco perché, dopo anche la protesta dei familiari dell’operaio, assistiti come parte civile dai legali Emanuele Maganuco, Filippo Spina e Salvo Macrì, il gip ha deciso di interrompere la stasi burocratica.
Il Gip ha tolto l’incarico a Giuseppe Morselli, Marco Caterini, Claudio Tandurella e Ruben Giamporcaro, che erano stati chiamati ad accertare i motivi della morte dell’operaio, in particolare se siano state prese tutte le precauzioni possibili in termini di sicurezza e se i movimenti e stoccaggio dei tubi sia avvenuto in maniera regolare.
Sono 8 tra persone fisiche e giuridiche, indagate per la morte dell’operaio tra vertici di Raffineria e Cosmi Sud. Nella prossima udienza il gip nominerà nuovi periti per dare una accelerata all’incidente probatorio. Si torna in aula il prossimo sette novembre.