Gela. Il futuro della Ghelas, la municipalizzata controllata interamente dal municipio, non è così scontato. Nelle settimane passate, non sono mancati i “colpi di scena”, con posizioni del tutto differenti tra amministrazione comunale e guida della società. Per il manager Gianfranco Fidone, l’azienda in house avrebbe accumulato un buco finanziario da quasi tre milioni di euro, soprattutto rispetto alle quote del trattamento di fine rapporto mai versate ai dipendenti. Numeri che i tecnici del municipio tendono invece a rivedere decisamente al ribasso. Fidone non ha neanche nascosto l’ipotesi della messa in liquidazione. “Con l’amministrazione comunale c’è totale collaborazione – dice l’avvocato scelto dal commissario straordinario Rosario Arena – stiamo lavorando su un doppio binario, la salvaguardia dell’azienda e il rispetto delle regole. Da questo punto di vista, c’è piena sintonia”. Una sintonia che probabilmente il manager non trova con i tecnici dell’ente, in attesa che si faccia chiarezza sui numeri del rapporto finanziario tra controllata e Palazzo di Città. “La messa in liquidazione? Ne parleremo tra fine agosto e primi giorni di settembre – dice ancora – ci sono dei passaggi che bisogna effettuare, sono propedeutici”.
Di recente, in municipio è arrivato anche un decreto ingiuntivo da mezzo milione di euro, fatto notificare da Ghelas. Fidone, da tempo, ha avviato una fase di verifica dei conti dell’azienda controllata dal Comune e ha anche deciso di agire contro gli ex amministratori, facendo leva sulla normativa in materia.