Gela. L’Ato idrico, attualmente commissariato, non ha neanche il personale per effettuare i controlli tecnici sulla gestione del servizio svolto da Caltaqua. Mancano i controllori ed è un particolare emerso durante l’incontro appena conclusosi in Regione, convocato dall’assessore Alberto Pierobon, dopo che il sindaco Lucio Greco ha disposto l’attivazione del tavolo di crisi. Alla convocazione, urgente, hanno risposto i manager dell’azienda italo-spagnola, la stessa amministrazione comunale (c’era Greco) e i referenti di Siciliacque. “Abbiamo spiegato dettagliatamente quello che è accaduto negli ultimi giorni – spiega il sindaco – l’assessore ha voluto indicazioni più precise perché era già stato informato su quello che abbiamo imposto di fare a Caltaqua per cercare di superare la crisi”. Nel corso del confronto, è arrivata una prima apertura. Il Comune di Gela entra a far parte della commissione tecnica, che ha il compito di valutare l’operato del gestore. “Fino ad ora – dice Greco – ne facevano parte solo tre comuni, Caltanissetta, Mussomeli e Campofranco. Ho chiesto l’inserimento di Gela e mi è stato concesso. La commissione, nel caso di disservizi o di anomalie nella gestione, può anche decidere di rescindere il contratto. Ora, verificheremo tutto”.
In città, la crisi idrica, in diversi quartieri, non è ancora del tutto superata. “Lo sappiamo – ammette il sindaco – abbiamo rafforzato il servizio delle autobotti e le squadre dei tecnici stanno continuando a lavorare. Io stesso ho inviato autobotti in alcune zone non servite”. In diverse zone l’erogazione è ferma da dieci giorni.
Il comune più grande più importante era fuori
dalla commissione tecnica con il compito di valutare l’ operato di Caltaqua , peso specifico di GELA uguale a zero
trattati come al solito a pesci in faccia
la gestione idrica dovrebbe passare a gestionarla l´amministrazzione comunale qui dove abbito io in spagna succedeva lo stesso che a gela dal momento che e passata al comune non abbiamo problemi idrici