Gela. Ieri, il vertice tra amministrazione comunale e sindacati, con la decisione di richiedere al governo e ai ministeri competenti un incontro per valutare gli sviluppi del protocollo di intesa di cinque anni fa e tentare di sbloccare la proroga Via per i lavori della base gas. Un’accelerata che si spiega anche a seguito degli allarmi arrivati direttamente dai manager di Enimed, che non hanno nascosto la possibilità che l’investimento possa saltare, nel caso di altri ritardi. Gli investimenti della multinazionale nel territorio locale sono un tema ormai politico. I dem, che stanno nel governo della città con l’alleanza pro-Greco, ne approfittano per tastare il polso ai partiti romani, quelli che sono alla base dell’alleanza giallo-verde. “Vorrei capire cosa pensano della questione “Argo-Cassiopea” sia la Lega che il Movimento cinque stelle – chiede provocatoriamente il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina – apprezziamo e condividiamo le posizioni espresse dal sindaco Lucio Greco e dall’assessore Terenziano Di Stefama e siamo con i sindacati che hanno sollevato il rischio dello stop all’investimento. In tutto questo, però, c’è solo il silenzio dei cinquestelle e dei leghisti, grandi assenti dal dibattito. Lo sanno che se l’investimento della base gas non dovesse partire, a settembre gli operai dell’indotto non avranno più possibilità di occupazione? Che posizione prendono?”. Da settimane, i dem hanno messo gli occhi su grillini e leghisti, partiti di governo a Roma, che in città si trovano a fronteggiare una situazione difficile. Se la proroga Via non arrivasse in tempo, l’investimento più consistente di Eni verrebbe a mancare. “Siamo disponibili a chiedere che venga convocato un tavolo anche in commissione attività produttive al parlamento – conclude Di Cristina – tutta la deputazione, regionale e nazionale, deve farsi carico di questa vertenza. Ai grillini, inoltre, chiedo cosa ne abbiano fatto degli oltre 550 milioni di euro previsti per le bonifiche nelle aree a rischio”.
I dem, sia all’Ars che al Senato, hanno già presentato delle interrogazioni e tentano di far vacillare i rivali grillini e salviniani. La segreteria di Di Cristina, già da tempo ha fatto mea culpa sulla firma di un protocollo di intesa, quello di cinque anni fa, che porta anche le firme dell’allora amministrazione comunale del Pd. Ora, però, i dem cercano di far traballare leghisti e grillini locali, all’opposizione della maggioranza del sindaco.