Gela. Il trasporto dei disabili non era un servizio speciale. Deve essere garantito gratuitamente ai soggetti speciali con un trasporto pubblico adeguato. I bus dell’Ast, società incaricata ad effettuare il servizio urbano, pur essendo a norma, devono fare i conti con il mancato adeguamento in materia di barriere architettoniche dei 43 punti di fermata dislocati all’interno del perimetro urbano.
Cosi, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del dirigente comunale, Patrizia Zanone, chiamata a rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio perché non avrebbe dato esecuzione all’atto d’indirizzo dell’amministrazione comunale, si è aperto un procedimento che potrebbe coinvolgere l’ormai ex sindaco Domenico Messinese ed il suo assessore ai Servizi sociali, Valeria Caci, oggi presidente della commissione consiliare Servizi sociali. La giunta Messinese, sfiduciata lo scorso settembre dall’assise civica, era stata accusata dall’associazione H, difesa da Paolo Capici, di “avere illegittimamente sospeso il trasporto speciale, chiedendo ai disabili anche il pagamento di un ticket”.
“L’amministrazione Messinese interruppe di prepotenza il servizio imponendo un ticket – spiega Capici – Da li partì una indagine supportata dall’accusa di interruzione di pubblico servizio e abuso d’ufficio. L’indagine, dopo due anni, è proseguita in due tronconi, quello legato alla richiesta di rinvio a giudizio della dirigente Zanone, e uno rivolto all’ormai ex amministrazione Messinese che avrebbe commesso palesemente illeciti. Non a caso – incalza – il gip ha ritenuto opportuno rigettare la richiesta di archiviazione. A dicembre porteremo in aula nuove documentazioni”. Il caso, legato al trasporto disabili, prosegue parallelamente per le vie giudiziarie. A dicembre sarà Lirio Conti, Giudice per le indagini preliminari, a valutare le condotte tenute dall’amministrazione Messinese dopo avere rigettato l’istanza di archiviazione formulata dal pubblico ministero Ubaldo Leo, coordinatore dell’inchiesta che ha già chiesto il rinvio a giudizio della dirigente Zanone.
La vicenda ha avuto ripercussioni anche sui rapporti con l’attuale sindaco Lucio Greco, in rottura con l’associazione H che già oggi ha disertato l’incontro con la consulta dei disabili. “Questa mattina ho presentato una diffida contro il sindaco Greco – conclude Paolo Capici – perché scelga gli uffici della ripartizione anagrafe e servizi sociali nei pianoterra, oltre ad adeguare le fermate bus da un punto di vista di abbattimento architettonico. Io l’ho appoggiato e votato in campagna elettorale. Lui, come altri sindaci che l’hanno preceduto, sembra essere ostaggio dei burocrati”.