Gela. I numeri non si incastrano e tra la guida della Ghelas Multiservizi e l’amministrazione comunale non è stata raggiunta alcuna intesa sul credito da quasi tre milioni di euro che la municipalizzata dovrebbe incassare. Soldi necessari a coprire le quote del tfr che i dipendenti non ricevono da anni. Il manager Ghelas Gianfranco Fidone, forte delle indicazioni che gli arrivano dal suo consulente di fiducia, è convinto che quelle somme la municipalizzata le debba incassare. Una tesi che non sembra trovare riscontro in municipio. Il dossier se l’è messo in mano direttamente il sindaco Lucio Greco. Negli ultimi giorni, ha disposto una verifica. Ha chiesto ai funzionari dell’ente di fargli avere una relazione dettagliata che ricostruisca i rapporti di credito-debito con Ghelas. “Ci sono delle differenze sostanziali – dice il sindaco – ed è giusto che si faccia chiarezza”. Dopo la relazione, probabilmente, verrà avviato un nuovo confronto. Senza una certificazione del credito, l’amministratore della municipalizzata (come ha già spiegato) non può attivare rapporti con istituti bancari che potrebbero coprire le quote di tfr non versate.
Comune e Ghelas hanno davanti un muro finanziario che potrebbe generare altre conseguenze, soprattutto sul futuro della società in house, che conta circa ottanta dipendenti. Le controversie tra proprietà e controllata non mancano, anche se Fidone (in questa fase) non sembra temere per il posto, assegnatogli dal commissario straordinario Rosario Arena. Richieste di dimissioni non sarebbero mai arrivate sul suo tavolo.