Riparte il trasporto disabili ma è tensione in maggioranza, Gnoffo: “Qualcuno ha strumentalizzato”

 
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Caci conferma quanto sostenuto e chiede scuse pubbliche

Gela. L’emergenza sul trasporto obbligatorio dei disabili è rientrata, almeno fino al 30 settembre, ma rischia di creare una spaccatura della coalizione arcobaleno guidata dal sindaco Lucio Greco. Scricchiola l’intesa, nell’ambito del settore ai Servizi sociali, tra l’assessore Nadia Gnoffo e il presidente della commissione Valeria Caci.
Stamattina, l’assessore forzista è stata costretta ad indire una conferenza stampa per smorzare le accuse di immobilismo scaturite da un post di una delle mamme degli otto pazienti speciali che aveva chiesto un aiuto, ricevendo l’immediato supporto da parte dell’ormai ex assessore Caci.
L’assessore Gnoffo non le ha mandate a dire, replicando a chi, a sui dire, avrebbe strumentalizzato la vicenda legata al trasporto degli otto pazienti speciali costretti alle cure riabilitative presso il centro Aias di Caltagirone.
“Non mi sento di giudicare l’atteggiamento di Valeria Caci, dico che personalmente ho affrontato la questione in maniera seria e concreta. L’ex assessore – sottolinea Nadia Gnoffo, coordinatore cittadino di Forza Italia – era al corrente di tutto quello che stavamo facendo. Sono stata invitata a partecipare anche a dei tavoli tecnici a cui lei era presente. Personalmente, non avrei mai strumentalizzato una vicenda cosi delicata. Sono stata molto cauta anche nel dare informazioni – assicura l’assessore – Ho risolto la questione lontano dal clamore mediatico e con risposte concrete, dove è stato determinante il supporto della dirigente Maria Morinello. Ringrazio l’Aias di Gela e Caltagirone per avere offerto gratuitamente il servizio di trasporto per alcuni giorni.
Le linee guida della mia quotidiana attività sono mosse dalla collaborazione – conclude – e penso di averlo dimostrato”.

Non si è fatta attendere la replica di Valeria Caci, presidente della commissione consiliare Servizi Sociali ed ex assessore dell’ormai ex giunta Messinese.
“Se l’assessore Gnoffo pensa che mettersi a servizio delle famiglie in difficoltà è una strumentalizzazione penso che di politica abbia capito ben poco – attacca Caci – Di fatto il servizio era interrotto da 21 giorni e noi abbiamo solo risposto ad una richiesta di aiuto delle famiglie. Forse è l’assessore che dovrebbe dare risposte immediate alle famiglie e dialogare con il consiglio comunale. Le famiglie erano informate perché avevano avuto un incontro con l’assessore – aggiunge il consigliere della lista Impegno comune – Popolo della famiglia – non sapevamo quando sarebbe stata affidata la nuova gara. Sapevamo che il problema si sarebbe dovuto risolvere giovedì scorso”.
Tra chi si era messo a disposizione c’era anche Salvatore Incardona, consigliere dell’Udc ed esponente dell’opposizione, convinto che “l’assessore Gnoffo non ha rispettato la tempistica. Apprendo – spiega Incardona – che si parla di strumentalizzazione di un servizio. Oggi noi pensiamo solo agli interessi della città, ecco perché siamo andati in ausilio all’assessore perché volevamo garantire il servizio, in un momento di vacatio, a spese nostre e senza problemi. Chiaramente in commissione Bilancio abbiamo parlato molto di questa problematica, incontrando l’assessore, la consulta dei disabili e i genitori”.
Messa da parte la querelle politica, anche per gli altri 130 disabili, che invece ricevono assistenza dall’Aias di Borgo Manfria, era stata trovata una soluzione tampone, almeno fino al trenta settembre, grazie alla disponibilità dei mezzi di trasporto in dotazione alla struttura diretta da Anna Maria Longo che riceverà dal Comune un impegno spesa da 76 mila euro. Si tratta, comunque, di una opzione temporanea, in attesa che il servizio da oltre 700 mila euro venga assegnato tramite regolare gara d’appalto. Per quanto riguarda l’Aias di Caltagirone, invece, i funzionari del municipio attingeranno dall’elenco della piattaforma pubblica Mepa, dato che l’ammontare complessivo, almeno fino al prossimo settembre, non supererà la soglia dei 40 mila euro da destinare alla cooperativa Nido d’argento di Partinico.

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