Gela. Dovrebbe ternersi mercoledì, in commissione ambiente all’Ars, l’audizione sulle ultime vicende che hanno riguardato la discarica Timpazzo. Un incontro chiesto dal deputato grillino Nuccio Di Paola, che è componente della stessa commissione. Si tenterà di risalire alle ragioni che hanno condotto allo stop, durato tre giorni. Il nodo vero e proprio ha riguardato l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifuti e di conseguenza non è stato possibile stabilizzare la frazione indifferenziata, come invece prevede la normativa in materia. Ci sono volute trattative, in Regione e alla Provincia, prima di arrivare ad un’ordinanza che proroga di almeno altri due mesi l’uso del tmb mobile, in attesa che entri a regime il nuovo impianto di trattamento meccanico biologico. Con il fermo del sistema, anche in città i rifiuti sono ritornati lungo le strade.
“Siamo stati gli unici a chidere delle verifiche – dice Di Paola – e vogliamo capire anche quale sarà il futuro della discarica Timpazzo”. Intorno allo stesso tavolo, dovrebbero sedere il dirigente generale del dipartimento regionale acqua e rifiuti Salvatore Cocina, l’assessore della giunta Musumeci Alberto Pierobon e i vertici di Srr4 e Ato Cl2, l’ente in liquidazione che gestisce il sito di Timpazzo. Di recente, dopo la chiusura delle indagini su presunti illeciti nel servizio di smaltimento in città e che coinvolgono anche l’avvocato Giuseppe Panebianco (commissario dell’Ato), Di Paola ha chiesto di verificare se sussistano i presupposti per una revoca del professionista. Mercoledì, potrebbero trovarsi allo stesso tavolo.