Gela. Il pesce non era fresco e veniva venduto per tale. I clienti però non potevano saperlo, visto che non era stato esposto alcun cartellino che indicasse il tipo di pesce e la sua provenienza.
Scattano le prime multe per i pescivendoli sorpresi a non rispettare le norme previste dalla legge. Quattro commercianti su sette sono stati multati dai carabinieri. Per loro una ammenda di 1176 euro, che nei casi più gravi può arrivare anche a oltre duemila euro. I controlli sono scattati la settimana scorsa e proseguiranno anche nei prossimi giorni. Sono sette le rivendite di pesce monitorate dai carabinieri del reparto territoriale di Gela che hanno permesso di accertare diverse irregolarità.
Negli esercizi commerciali ispezionati mancavano, nella maggior parte dei casi, i prezzi dei prodotti. Nessun cartellino esposto per i clienti, costretti ovviamente a chiedere il prezzo al titolare solo nel momento di pagare.
La seconda infrazione riguarda invece la distinzione tra il pesce fresco e quello congelato. I controlli si sono protratti per tutta la settimana scorsa. In passato anche la Capitaneria di porto ha svolto lo stesso tipo di accertamenti, mirati anche alla vendita illegale di pesce su cui è apposto il veto.
