Gela. Dopo il concordato, accolto dai giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione, a fronte dei tre anni che gli erano stati imposti dal gup del tribunale di Gela. Gli stessi magistrati nisseni hanno disposto la revoca degli arresti domiciliari ai quali era sottoposto il ventiduenne John Parisi. Venne arrestato dai poliziotti del commissariato, con l’accusa di aver sparato ad un coetaneo, ex compagno della sua allora convivente. Tra i due ci sarebbero state diverse tensioni. Il giovane ferito era arrivato da Catania e venne colpito ad una gamba, mentre si trovava in via Tevere. A Parisi, che adesso non ha altre misure, fu contestato il tentato omicidio, poi derubricato in lesioni, e il porto abusivo della pistola usata per farsi vendetta da solo.
I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto la richiesta avanzata dal suo legale di difesa, l’avvocato Davide Limoncello. I poliziotti arrivarono a lui dopo aver verificato le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza delle tante attività commerciali della zona. Fece fuoco, nonostante ci fossero molti avventori.