Gela. Il rischio è che la frazione indifferenziata continui a rimanere per strada. Nonostante l’ordinanza emessa poche ore fa dalla Provincia, che teoricamente dovrebbe autorizzare la ripartenza dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti mobile nella discarica Timpazzo, sono emersi non pochi ostacoli tecnici. Nel provvedimento firmato dal commissario della Provincia Rosalba Panvini, si fa riferimento ad una nota Arpa che comunque subordina la riattivazione del Tmb mobile a modifiche che “richiederebbero dei mesi”, così spiegano dall’assemblea della Srr4, riunita in serata e presieduta dal sindaco di Riesi Salvatore Chiantia. I sindaci della Srr sono in contatto sia con la Provincia sia con la Regione. Stanno valutando le soluzioni. Il commissario dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e il responsabile tecnico del sito Sergio Montagnino riavvieranno il processo di stabilizzazione dei rifiuti, solo se ce ne saranno le condizioni. “Siamo in contatto con la Regione – dice Chiantia – ci devono dare una soluzione. Per quelle modifiche serviranno dei mesi. Altrimenti, indichino un sito alternativo dove conferire”.
A questo punto, la ripresa della raccolta, annunciata nel pomeriggio, potrebbe saltare ancora una volta, almeno per la frazione indifferenziata. Sono una ventina i Comuni interessati dallo stop, compreso quello di Gela.