Dietro minaccia avrebbe dovuto pagare 80 mila euro a collega, arrivano due condanne

 
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Trapani. Dopo la denuncia presentata, ha avuto serie difficoltà a trovare un collega che lo potesse rappresentare in giudizio, nel procedimento penale contro un altro legale. E’ arrivato però un verdetto favorevole per l’avvocato Josè Libero Bonomo. I giudici del tribunale di Trapani hanno condannato a cinque anni di reclusione Rosa Sanna (a sua volta legale), e a due anni e otto mesi Vita Pipitone. Tentata concussione per aver preteso denaro dall’avvocato Bonomo, dietro la minaccia di divulgare presunte informazioni che l’avrebbero potuto mettere in difficoltà, almeno professionale. L’avvocato del foro di Gela Giuseppe Panebianco, che ha accettato di rappresentare Bonomo (mentre i colleghi trapanesi gli hanno fatto perlopiù terra bruciata intorno), ha chiesto e ottenuto il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni, oltre ad una provvisionale. L’avvocato Sanna, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, aveva assunto la difesa di un’ex cliente di Bonomo, la stessa Vita Pipitone a sua volta a processo. Avrebbe preteso circa 80 mila euro, che dovevano servire a riacquistare l’abitazione della cliente. L’azione civile che in passato era stata avviata da Bonomo, nell’interesse dell’ex cliente Pipitone, non aveva sortito effetti.

A causa di una notevole esposizione debitoria con le banche, la donna perse la casa. Dopo la rottura del rapporto tra Bonomo e Pipitone, intervenne l’avvocato Sanna, chiedendo i soldi al collega, da destinare al riacquisto dell’abitazione perduta. In caso contrario, sarebbero state diffuse notizie lesive sul suo conto. Quando venne arrestata, Rosa Sanna aveva appena ricevuto seimila euro, come anticipo. Il blitz scattò a seguito della denuncia presentata da Bonomo. Al termine della requisitoria, il pm trapanese ha chiesto condanne più pesanti, a nove anni per Sanna e a sette per Pipitone. Il collegio penale ha però derubricato il capo di imputazione (da concussione a tentata concussione), decidendo per condanne meno gravi.

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