Gela. Le distanze tra il management della Ghelas Multiservizi e l’amministrazione comunale, in questa fase, appaiono quasi incolmabili. L’avvocato Gianfranco Fidone, che dopo la nomina ricevuta dal commissario Rosario Arena guida la società in house, ha avviato una serie di azioni per recuperare un credito, confronti del municipio, che stima intorno ai 3 milioni di euro. Dalle stanze di Palazzo di Città, non arriva seguito alle richiesta del manager e nel corso di una recente riunione in prefettura, i funzionari dell’ente e l’assessore al bilancio Grazia Robilatte hanno indicato cifre decisamente inferiori, intorno ai 200 mila euro. Tanto, secondo l’amministrazione comunale, sarebbe dovuto alla Ghelas. In municipio, nelle ultime settimane, è stato notificato un decreto ingiuntivo da 505 mila euro, fatto autorizzare dai legali dell’amministratore Ghelas. I vertici della municipalizzata vogliono ottenere le somme che ritengono mancanti in cassa. Un balletto di numeri e dati che spingerà la commissione consiliare bilancio ad esaminare gli atti finanziari di tutta questa vicenda, di modo da valutare quale sia l’effettivo importo del debito che grava sul Comune nei rapporti con Ghelas.
“Effettueremo questo studio sui dati a disposizione – spiega il presidente della commissione Valeria Caci – non so se convocheremo l’amministratore delegato della società, ma è nostra intenzione fare assoluta chiarezza, anche a tutela dell’equilibrio finanziario dell’ente”. Un lavoro che il presidente Caci coordinerà insieme agli altri componenti, Romina Morselli, Salvatore Incardona, Pierpaolo Grisanti e Giuseppe Spata.