Gela. Venne travolto da pesanti pannelli di rete elettrosaldata, mentre lavorava in un cantiere commissionato dal locale Consorzio di bonifica. L’operaio coinvolto riportò diverse ferite e una prognosi di circa quaranta giorni. Era alle dipendenze di una ditta esterna. Fatti che hanno portato a processo l’ex direttore del Consorzio, un funzionario dell’ente e uno dei responsabili dell’azienda che aveva ricevuto l’incarico di effettuare i lavori. Vincenzo Caruso, Salvatore D’Arma e Roberto Specchio devono rispondere delle lesioni riscontrate al lavoratore, che però non si è costituito parte civile nel giudizio. Per gli inquirenti, non sarebbero state adottate le necessarie misure per evitare l’infortunio sul lavoro.
Il dibattimento è stato aperto davanti al giudice Marica Marino e nessuno dei difensori ha optato per riti alternativi. Gli imputati intendono provare la loro estraneità ai fatti, accertati dagli investigatori. Sono difesi dagli avvocati Grazio Ferrara, Angelo Licata, Aurelio Lattaferro e Angelo Urrico.