MOLFETTA (BARI) (ITALPRESS) – Timbravano il cartellino ma durante l’orario di lavoro si trovavano altrove: in alcuni casi per sbrigare faccende personali altre volte per visitare o curare pazienti in strutture sanitarie private. Con questa accusa la Procura di Trani ha indagato 30 dipendenti dell’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta, in provincia di Bari. Per 12 di loro è scattato l’arresto. Cinque medici, una capo sala, una infermiera, 17 impiegati amministrativi, 5 impiegati tecnici manutentori e uno esterno alla Asl dovranno rispondere adesso, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e peculato. L’inchiesta “Quinto Piano” della Procura di Trani ha fatto emergere circa 300 episodi di assenteismo. I provvedimenti sono stati notificati a Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Barletta e Foggia. Gli inquirenti hanno rilevato sistematiche assenze dal luogo di lavoro in orario di ufficio per svolgere attività professionale in altre strutture o per motivi privati, anche utilizzando le autovetture di servizio. Si assentavano pure alcuni impiegati dell’Ufficio rilevazioni presenze e assenze, per intenderci coloro preposti al controllo del rispetto dell’orario dei lavoratori. Approfittando della possibilità di accedere al sistema informatico questi ultimi dipendenti modificavano manualmente gli orari di lavoro.
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