Operai licenziati dopo un mese, Cacici: “È grave…duecento contratti non rinnovati”

 
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Gela. “E’ grave che tre operai, assunti da appena un mese, vengano licenziati”. Il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici ha chiesto un incontro anche ai manager di Eni per valutare la vicenda di tre lavoratori, assunti un mese fa dalla società Revisud, che opera nell’indotto di raffineria. “Pare che non ci sia stato lo sblocco dei permessi e in appena un mese – continua il sindacalista – sono stati licenziati. E’ una fase molto delicata nell’indotto e non possiamo accettare che si perda neanche un posto di lavoro”. Gli operai erano stati individuati nel bacino di disponibilità. A giorni, dovrebbe ufficialmente partire la produzione della nuova green refinery e con la conclusione di gran parte dei cantieri, nell’indotto i contratti a termine iniziano a non essere rinnovati.

“Sono almeno duecento quelli che non sono stati rinnovati dalle aziende dell’indotto che hanno lavorato nelle commesse della green refinery – continua Cacici – anche questo è un segnale allarmante. Aspettiamo che partano gli appalti per l’impianto Btu e sarà fondamentale il progetto della base gas, altrimenti nell’indotto ci sarà una nuova emorragia occupazionale”.

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