Gela. Che fine ha fatto il tavolo di lavoro per la mappatura dei siti contaminati da amianto in città? Sono trascorsi diversi mesi dalla costituzione del gruppo di lavoro ma, in sostanza, neanche una riunione è mai stata organizzata. Non a caso, il presidente del tavolo, Daniele Esposito Paternò, non ha mancato di riflettere sulle sue dimissioni.
“Oramai – spiega l’esponente del locale Movimento cinque stelle Giuseppe Lo Monaco – siamo anche stanchi di chiedere a destra e a sinistra. Alcuni mesi fa, abbiamo proposto di avviare una mappatura dei siti contaminati da amianto in città. Ci siamo messi a disposizione senza chiedere compensi di alcun genere, in primis il presidente Esposito Paternò. Da quel momento, però, non abbiamo più saputo nulla. Evidentemente, era un’iniziativa che ha poco interessato i tecnici di Palazzo di Città”.
Una piaga ancora irrisolta quella dell’amianto stoccato in città che, di certo, non riguarda la sola fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.
“La nostra proposta – continua Lo Monaco – sembrava aver interessato l’amministrazione e i funzionari comunali. Non dimentichiamo che il problema amianto è veramente molto sentito. Purtroppo, però, senza dare continuità agli incontri non si riuscirà ad ottenere mai nulla. Come Movimento cinque stelle avevamo rifiutato la presidenza del tavolo di lavoro, proponendo un tecnico al di sopra delle parti. Alla fine, abbiamo dovuto scegliere noi lo stesso presidente ma i risultati non si vedono”.